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2021: cosa succederà al mercato immobiliare alle Canarie?

I prezzi crolleranno… i prezzi saliranno…

Si sta leggendo veramente di tutto, sia sul futuro del mercato immobiliare mondiale che su quello dell’arcipelago delle Isole Canarie.

Tante belle ipotesi ma nella sostanza, alla fine, ciò che conta sono i fatti. E i fatti, almeno al momento, ci dicono che il mercato non ha subìto il tracollo che molti ad inizio pandemia profetizzavano.

Ma ora lasciamo perdere per qualche momento le chiacchiere e vediamo di concentrarci sulla fase in cui realmente si trova attualmente il mercato immobiliare.

Prezzi €/mq, Spagna e Isole Canarie

Le tassazioni medie relative al terzo trimestre 2020 (ultimo dato ufficiale disponibile, fonte “Instituto Canario de Estadística“) posizionano il mercato delle Canarie a 1.494,50 €/mq.

L’ultima crisi del 2007 (crisi dei mutui subprime) aveva visto il mercato crollare del 35,6% dopo una salita repentina fino al 129% durata ben 12 anni, definita successivamente – a ragione – “bolla”.

Dai minimi raggiunti in occasione di tale crollo il mercato ha poi ripreso una lenta risalita durata circa 7 anni che (nonostante qualcuno continui a definirla – questa volta a torto – “bolla”) ha portato i prezzi a riconquistare un 18,6%.

Ora, anche per chi non mastica più di tanto i mercati e le loro dinamiche, risulta abbastanza intuitivo immaginare che se ad una vera bolla è seguito un crollo del 35,6%, è quanto meno azzardato pensare che oggi il mercato possa perdere i medesimi punti percentuali della precedente crisi o, men che meno, in misura superiore.

Da un punto di vista “tecnico” il mercato potrebbe anche perdere un 5-10%, anche se come sappiamo i mercati non sono mai scontati e ce lo hanno ulteriormente ribadito in occasione della crisi sanitaria.

Tutto questo per dire che probabilmente ha molto poco senso continuare ad aspettare un ipotetico crollo per fare affari, anche perché l’immobile non è un’azione di borsa che si compra e si vende nel giro di pochi giorni o poche settimane, per poi realizzare una plusvalenza. E se anche così fosse, i prezzi si muovono con una lentezza tale da renderne di fatto “immuni” le attività speculative di breve periodo.

Negli investimenti non guadagna chi sa prevedere il futuro, ma chi adotta una strategia solida. Anche perché “prevedere il futuro” è cosa da veggenti e noi di Canarie Consulting preferiamo supportare i nostri clienti con dati certi e strategie collaudate, piuttosto che con indicazioni operative campate in aria, impossibili poi da gestire e portare a termine.

Il 2021 per noi sarà dunque un altro anno di investimenti, tanto che siamo già al lavoro con i nostri clienti per assicurare loro le migliori opportunità, aiutandoli ad iniziare con il piede giusto questo nuovo anno di sfide.

Marco Sparicio
analista mercati

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