Dopo un mese di fermo del mercato immobiliare, oltre che dell’intera economia qui nelle isole e nel resto del mondo, molti iniziano a chiedersi cosa sarà del prezzo degli immobili alle Isole Canarie nei mesi che verranno.
Il pensiero prevalente sembrerebbe essere quello di un crollo, o comunque di un calo significativo dei prezzi. Pensiero che ha certamente dei fondamenti, ma che a mio avviso non può e non deve essere inteso in senso assoluto, quanto meno non per tutto il mercato.
Il mercato immobiliare, infatti, è troppo complesso per poter essere interpretato in modalità compro/vendo, dove compro perché i prezzi saliranno e vendo perché scenderanno. Chi sa investire – e questo vale per qualsiasi mercato – sa bene che l’andamento di un mercato non pregiudica in sé l’opportunità di esservi o meno presenti, bensì determina differenti modalità con le quali un investitore è opportuno che operi; e, sotto questo aspetto, il mercato immobiliare non fa certo eccezione.
Aggiungiamo pure che l’immobile in sé non è un tipo di investimento che abbia mai dato rendimenti da capogiro, almeno in termini reali. Dunque tutti coloro che si stanno sfregando le mani nella speranza di comprare ad un prezzo basso per poi rivendere ad un prezzo superiore, dovrebbero essere almeno consapevoli di questi 3 fattori:
- L’investimento immobiliare ha “commissioni di ingresso” (costi di acquisto) molto elevate, intorno al 10%: se acquisti un immobile per investire al suo prezzo di mercato, subito dopo aver firmato sei sotto del 10%;
- I costi di gestione di un immobile (anche da un punto di vista fiscale) concorrono a determinarne la performance. Escluderli dal calcolo del rendimento equivale a sopravvalutare l’investimento;
- I rendimenti degli investimenti immobiliari vengono calcolati tipicamente su periodi medio-lunghi: in questo contesto viene sistematicamente trascurata la perdita di potere d’acquisto della moneta che, nemmeno a dirlo, si mangia negli anni una discreta fetta del guadagno.
Alla luce di quanto sopra, dunque, chi è in cerca di facili guadagni dovrebbe come prima cosa rivedere un po’ le proprie prospettive, riformulandole in un contesto più veritiero e coerente con la realtà dei fatti. Senza conoscere molto bene le regole del mercato immobiliare (ed in particolare quello delle Isole Canarie), infatti, l’effetto covid-19 non aprirà certo una stagione di grandi opportunità di investimento, anche a fronte di un eventuale crollo dei prezzi.
Viceversa, chi saprà interpretare correttamente il mercato potrà continuare ad investire con ottimi profitti.
Ci sono infatti una serie di regole che è importante conoscere per investire in tempi di crisi: riporto di seguito le tre che ritengo essere le più importanti, in particolare per chi investe alle Isole Canarie.
- In qualsiasi crisi economica e finanziaria i soldi non spariscono nel nulla: semplicemente si spostano. Chi ha capitali importanti nella finanza dovrà alleggerire le proprie posizioni per mitigare gli effetti della crisi: gli immobili (e più precisamente alcune tipologie di immobili) saranno uno degli asset verso i quali si sposteranno questi capitali;
- Anche quando i mercati crollano, ci sono zone che risentono meno delle variazioni di prezzo. Gli investitori le conoscono molto bene e si focalizzeranno proprio in queste zone;
- Il mercato immobiliare alle Isole Canarie gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema economico. Ecco perché il Governo locale molto probabilmente reintrodurrà nei prossimi mesi gli stessi incentivi fiscali che hanno stimolato la crescita dell’economia dall’ultima crisi ai giorni nostri. Questi incentivi consentiranno agli investitori (agli investitori, non ai compratori!) di abbattere il carico fiscale ed in alcuni casi di azzerarlo completamente.
Insomma, pare che la sfida dei prossimi 12/24 mesi sarà saper cogliere nel mercato immobiliare le migliori opportunità, lasciate sul piatto da chi nei mercati vede tutto bianco o nero.
Esiste un detto popolare che recita più o meno così: “quando il mare è calmo, ogni fesso è marinaio“. Stiamo entrando in una fase di mercato in cui le acque si stanno agitando e non basteranno più l’intuito e qualche soldo in banca per potersi garantire buoni affari immobiliari. A partire da oggi si richiederanno più che mai visione strategica e solide competenze; chi investirà senza tutto ciò lo farà a tutto vantaggio da chi, al contrario, saprà farsi cogliere preparato.
Marco Sparicio
analista mercati